Di Majo Norante – Aglianico Contado

Cantina: Di Majo Norante
Denominazione – Zona Produzione: Molise Riserva DOC
Annata:
Vitigni: Aglianico
Gradazione alcolica: 13,5%
Abbinamenti: Primi di terra, carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati.
Momento per degustarlo: Cena tra amici.

Descrizione

Descrizione

NOTE DI DEGUSTAZIONE
Rosso rubino con lieve riflesso aranciato. Profumo vinoso, ampio e intenso con sentore di frutta. Morbido e vellutato, è molto armonico, di buon corpo giustamente tannico, con sentore di mandorla matura.

ABBINAMENTI
Primi piatti di terra, selvaggina, carni rosse, formaggi stagionati.

Aglianico del Molise Riserva DOC “Contado” – Di Majo Norante: PERCHE’ CI PIACE

L’Aglianico del Molise Contado Riserva di Di Majo Norante nasce in vigneti situati a Ramitello, nel cuore del Molise.
È prodotto esclusivamente con uve Aglianico, raccolte tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per circa 1 mese. Successivamente il vino affina in parte in barriques e in parte in vasche di acciaio, e per un ulteriore periodo in bottiglia, prima di essere immesso in commercio.

LA CANTINA
L’azienda Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal 1800. Siamo in Molise, a Campobasso, nel territorio del comune di Campomarino con esattezza. È qui che si incontrano i 110 ettari vitati di proprietà aziendale, ed è qui dove la dedizione alla coltura della vite, nella famiglia Di Majo, da secoli è tramandata di generazione in generazione, per essere oggi unita alla passione per la sperimentazione e per la ricerca. I terreni su cui sono impiantati i vigneti della tenuta, vuoi per la composizione, vuoi per l’esposizione, costituiscono un habitat particolarmente favorevole per le piante di vite. Realtà unica nel suo genere in Molise, la cantina Di Majo Norante si basa su una precisa filosofia aziendale, per cui persegue fedelmente l’obiettivo principe di recuperare e conservare varietà vitate in “via d’estinzione”. A uve classiche, quali malvasia, trebbiano, montepulciano e sangiovese, Di Majo Norante ha affiancato dapprima il bombino e l’aglianico, poi la falanghina e il greco per la produzione dei bianchi, l’ellenico-aglianico, il prugnolo e il tintilia per i rossi, e infine il moscato reale per il passito dolce. In vigna, una certosina attenzione è dedicata all’uso dei concimi, che devono essere solo di origine organica e minerale, e alla selezione delle uve durante la vendemmia. In cantina, dove incontriamo la firma enologica di Riccardo Cotarella, vinificazione e invecchiamento sono eseguiti, in primis, per esaltare tutte le caratteristiche intrinseche del frutto. È così che la strada tracciata da Di Majo Norante, definito “astro solitario del Molise”, è ormai da anni quella di produrre “nuovi vini da antichi vitigni”. Tutte le etichette aziendali, dal Ramitello al Contado, dal Don Luigi fino ad arrivare all’Apianae – per citarne solo alcune – racchiudono antichi sapori pieni di personalità, peculiarità territoriali e varietali, e sono espressioni uniche della tipicità di una terra che, storicamente, è seconda a nessuno nella produzione di vini.

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