Garofoli – Verdicchio Supera

  • Annata: 2020Denominazione
  • Denominazione:Valle Matelica, Marche DOC
  • Uve:Verdicchio
  • Allergeni: Solfiti
  • Alcolic:13% vol.
  • Temperatura di servizio:10 – 14° C
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti:Spaghetti ai frutti di mare, secondi di pesce
Descrizione

Descrizione

Oltre cinquanta ettari, divisi in quattro appezzamenti, costituiscono il patrimonio viticolo dell’azienda. I primi cinque ettari sono in località Paterno, nel comune di Ancona, a 250 metri di altitudine, con terreni di medio impasto tendenti all’argilloso, interamente dedicati al Montepulciano. In località Piancarda, in pieno Parco del Conero, a due passi da Sirolo con le sue spiagge, si estendono, tra i 200 e i 250 metri di altitudine, i 22 ettari, ricchi di calcare, votati al Montepulciano con piccole concessioni agli internazionali. Ad Acquaviva, nel comune di Castelfidardo, in circa sei ettari trovano dimora Verdicchio, Trebbiano e Passerina. Dulcis in fondo i diciotto ettari di Verdicchio nel comune di Montecarotto dove terreni di medio impasto a prevalenza sabbiosa danno vita ai fantastici bianchi della casa.

CARATTERISTICHE

Verdicchio di Matelica DOC Supèra Garofoli, di colore giallo paglierino. All’olfatto fresco, fruttato e delicato. Al palato, fresco, elegante e con un ottima acidità.

ABBINAMENTI

Verdicchio di Matelica DOC Supèra Garofoli, si abbina con primi piatti ai frutti di mare, secondi di pesce.

All’interno della rivoluzione enologica che ha portato l’Italia ai vertici mondiali negli ultimi 30 anni, le Marche, regione di antiche tradizioni contadine in cui il patrimonio artistico e paesaggistico è stato ben tutelato, hanno puntato sui propri vitigni autoctoni, in particolare Verdicchio e Montepulciano, con risultati che non temono confronti con gli eccellenti bianchi di Alto-Adige e Friuli.

Sempre in provincia di Ancona troviamo la Docg più conosciuta, il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, mentre l’altra Docg del Verdicchio si trova nell’entroterra più a Sud, a Matelica, in provincia di Macerata. Anche nella zona emergente di Offida e del Piceno troviamo vini interessanti, bianchi e rosi, sempre a base di uve autoctone.

Le Marche anche solo per bellezza del paesaggio e per questi due grandi vitigni italiani-Montepulciano e Verdicchio- sono un tesoro nazionale!

LA PIANTA

Il Verdicchio ama zone collinari arieggiate ed è difficilmente adattabile. Porve concrete di vinificazione hanno appurato che lontano dalle Marche ha un generale decadimento organolettico. Il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, con una o due ali. Gli acini sono sferici, di media grandezza, con una buccia sottile, consistente e pruinosa di colore giallo verdastro. Matura piuttosto lentamente nelle zone più interne – dove la raccolta inizia nei primi giorni di ottobre, mentre nelle colline di Jesi la vendemmia generalmente cade negli ultimi dieci giorni di settembre

IL VINO

Dal punto di vista enologico il Verdicchio è un vitigno completo: si ottengono ottimi risultati in tutte le tipologie, dallo spumante ai vini da dessert, con picchi di livello assoluto nei vini fermi. A lungo è stato fermentato in acciaio e consumato rapidamente, ma a partire dai primi anni Novanta si sono perseguite con successo altre strade: fermentazioni in legno piccolo, in legno grande e vendemmie tardive hanno esaltato la capacità di generare vini di grande finezza olfattiva, e di struttura notevole, longevi e complessi, resi eleganti dagli ampi aromi di anice, fiori bianchi e frutti secchi che si ritrovano al gusto, quasi sempre dominato da un delicato ricordo di mandorla e da una ricca sapidità

 

  • Colore:Giallo paglierino
  • Odore:Fresco, fruttato e delicato
  • Sapore:Freschezza, Eleganza e ottima acidità al finale
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