Descrizione
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Il colore è giallo paglierino, con brillanti riflessi dorati. Il profilo olfattivo è caratterizzato da profumi floreali, aromi d’agrumi, frutta matura e delicati rimandi a erbe officinali tipiche della macchia mediterranea. Al palato è armonioso, con frutto maturo ed espressivo e finale gradevolmente fresco.
ABBINAMENTI
Il Verdicchio di Matelica DOC Cavalieri è perfetto da abbinare a risotti alle verdure, risotti agli scampi o ai frutti di mare, pesce alla griglia o al forno.
Gegè Verdicchio di Matelica DOC – Cavalieri: PERCHE’ CI PIACE
La selezione Gegè viene prodotta diminuendo ulteriormente la resa per ettaro in vigna delle uve di Verdicchio. La raccolta viene fatta a mano e arrivate in cantina, le uve iniziano il processo fermentativo in vasche d’acciaio o cemento. Terminata questa fase vengono effettuati solo travasi e dopo almeno 15-18 mesi di affinamento sulle proprie fecce, il vino viene imbottigliato senza subire alcuna stabilizzazione o filtrazione.
CANTINA
Cavalieri è il lieto fine di una fiaba avvincente, tramandata da padre in figlio, da Eugenio a Gabriele, e giunta fino a noi. Un fil rouge soffuso e sotteso fa da trait d’union tra il passato e il presente di questa realtà vitivinicola marchigiana: la determinazione a non perdere mai di vista i principi di un’agricoltura tradizionale e artigianale, a costo di prendere decisioni controcorrente, sbattendo il naso contro le credenze enologiche più affermate, pur di tenere alto il nome delle Marche, di Matelica e del Verdicchio.
L’anima del passato è Eugenio Benedetti, per tutti Gegè – da cui prende nome l’etichetta più nota della cantina – leva 1940, dal capello grigio e arruffato di chi può contare su una saggezza infallibile maturata nel tempo con una pratica quotidiana e paziente. Un saper-fare cocciuto e ostinato, ideologicamente lontano dal Verdicchio venduto a prezzi stracciati in bottiglie a simil-forma di anfora. Lungi dall’omologarsi a una veste cromatica cristallina e trasparente e a un gusto sciapo e asettico, il Verdicchio di Matelica di Gegè era già allora progressista, contro corrente e di spirito moderno, rigorosamente in bottiglia borgognotta. Il figlio Gabriele è andato a ripetizioni dal padre Gegè, ne ha assorbito tutta la grinta, coraggiosa e intraprendente, ed è oggi alla guida della cantina, ispirato dalla generazione precedente e stimolato da un domani che porta il suo nome. Il progetto che si è messo in testa di recente Gabriele è quello di dar vita a delle espressioni integralmente e indiscutibilmente marchigiane di Pinot Nero; giusto per tener testa al padre!
Cavalieri è il nome del podere ereditato da Gegè e lasciato in dote a Gabriele. Qui, dove il territorio è per natura roccioso, scosceso e un po’ scorbutico, prendono vita grappoli di grande carattere, personalità viva e determinatezza. Attualmente sono otto gli ettari di vigneto di proprietà distribuiti tra Podere Cavalieri e Podere Fornacione, sulle fasce pedemontane che animano l’areale di produzione della denominazione Verdiccio di Matelica. Gegè era solito ripetere con convinzione schietta e ferma che: “in cantina non bisogna essere tirchi”. Contrariamente alle inconsistenti e vane, se viste nel lungo termine, scorciatoie agronomiche adottate da alcuni produttori, la cantina Cavalieri si affida da sempre ai principi sanciti dall’agricoltura biologica; inoltre pratica da vent’anni l’inerbimento interfilare e ha inaugurato nuovi impianti, a partire da un’accurata selezione dei migliori cloni aziendali. Le etichette di Cavalieri sono molto più di semplici vini da bere, sono liquidi personali, affettuosi, spontanei ed estroversi, interpretati con cura fedele, ieri come oggi.
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