Descrizione
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Caratteristici profumi di rosa,mora, pepe rosa e bacche di ginepro con un tocco elegante di spezie orientali. All’assaggio fruttato e speziato, con tannini morbidi e persistente con un finale pulito.
ABBINAMENTI
Ottimo a tutto pasto, ha una grande inclinazione gastronomica. Perfetto con primi piatti con sughi elaborati, accompagna egregiamente anche carni bianche e rosse cucinate con diverse preparazioni. Da provare con il petto d’anatra.
Lacrima di Morro d’Alba Superiore DOC “Orgiolo” – Marotti Campi: PERCHE’ CI PIACE
Il lacrima è un vitigno molto particolare, coltivato solo nel terroir circostante al comune di Morro d’Alba. Si narra che addirittura Federico Barbarossa lo apprezzò nel lontano 1167 d.C., quando si stanziò in questi territori per dare l’assalto alla vicina Ancona. Un’uva fortemente radicata, che l’azienda Marotti Campi ama declinare in due versioni: in particolare questa Lacrima Superiore DOC “Orgiolo” si distingue per il pregiato bouquet olfattivo, che, unito a una beva estremamente piacevole, rende questa bottiglia davvero notevole. Le uve macerano a contatto con le bucce per 10-14 giorni, fermentando in acciaio alla temperatura di 18°C, per poi affinare per un anno in botti di rovere usate. Sfiora la perfezione.
CANTINA
Il territorio delle Marche è costituito da uno dei paesaggi più belli e rilassanti di tutta l’Italia. Colline gentili e campi coltivati si susseguono in un paesaggio che alterna il mare con i monti, rappresentando il meglio della campagna italiana. A pochi chilometri da Ancona, capoluogo regionale, si trova il piccolo comune di Morro d’Alba, uno dei Castelli di Jesi sorto intorno all’anno 1000 d.C. come fortezza militare; qui, nella contrada Sant’Amico, sorge un’azienda vitivinicola giovane ma già molto rinomata: la Marotti Campi. Fondata nel 1999, le origini della cantina permettono però di risalire sino alla metà dell’800, quando la famiglia Marotti acquistò i primi terreni edificando una villa proprio al centro dell’azienda, all’epoca incentrata sull’attività mezzadrile. Col passare dei decenni ci si indirizzò verso la viticoltura, e, nel 1991 Giovanni Marotti Campi iniziò un ambizioso processo di ammodernamento, culminato nel 1999 con la prima vendemmia targata Marotti Campi. Oggi la cantina è condotta ancora da Giovanni, con l’aiuto di sua moglie Francesca e suo figlio Lorenzo. Nei circa 53 ettari vitati si coltivano principalmente i due vitigni simbolo del territorio, verdicchio e lacrima, oltre ad una piccola percentuale dedicata a montepulciano, petit verdot, e cabernet sauvignon; le pratiche agricole vengono eseguite con il massimo rispetto per la natura circostante, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il risultato di questa filosofia dà vita a circa 220.000 bottiglie, suddivise in dieci etichette: tra queste spiccano il Lacrima di Morro d’Alba DOC “Orgiolo”, il Marche Rosso IGT “Donderé” e il famosissimo Verdicchio dei Castelli di Jesi, declinato in versione classico, superiore e riserva, con il “Salmariano”. Bottiglie eleganti e raffinate, che ogni anno riscuotono il successo della critica nazionale, come testimoniano i prestigiosi premi assegnati da Bibenda e dal Gambero Rosso: il futuro della Marotti Campi si presenta quanto mai radioso e ricco di grandi soddisfazioni.
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