Descrizione
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino intenso. Profumo intenso e avvolgente, con note di frutti di bosco maturi, rose appassite, erbe balsamiche e spezie dolci. Gusto corposo, morbido e sostenuto, con note fruttate e piacevolmente tostate e vivaci tannini
ABBINAMENTI
Ottimo in abbinamento a primi piatti importanti, si sposa bene con secondi di carne, formaggi stagionati.
Montefalco Sagrantino DOCG ‘Campo di Raìna’ – Raìna: PERCHE’ CI PIACE
Il Sagrantino di Montefalco “Campo di Raina” è un vino ricco e multiforme, rosso di punta della cantina umbra. Francesco Mariani è un giovane vignaiolo dalle idee chiare, e dopo avere deciso nel 2002 di rilevare Raìna, cantina che prendeva il nome dal contadino che per anni si è occupato delle vigne, ha intrapreso un lavoro di reimpianto in modo da puntare su una viticoltura di qualità. Per intraprendere questo scopo, in vigna sono stati abbandonati prodotti chimici o di sintesi, mentre in cantina si procede con fermentazioni spontanee e senza alcuna chiarifica o filtrazione. Qui, in questo piccolo parco vitato tra Spoleto e Perugia, Francesco dà vita a liquidi vibranti e pieni di vita, valorizzando gli autoctoni locali. Una grande, piccola realtà!
CANTINA
Raìna è a Turri di Montefalco (PG) e rimanda al soprannome del contadino che coltivava in passato queste terre.
Qui Andrea Mattioli e Francesco Mariani nel 2001 acquistano 10 ettari di terreni ed una vecchia casa colonica. Andrea è reduce da una laurea in agraria, Francesco dopo la laurea in filosofia, segue una delle sue passioni (la cucina) lavorando in importanti ristoranti italiani, ma decide nel 2000 di dedicarsi totalmente al vino.Tra il 2002 ed il 2008 vengono impiantati nuovi vigneti a guyot (per i bianchi) e cordone speronato (per i rossi). Le uve sono quelle del terrritorio e della tradizione. Campo di Raina, Campo di Colonnello e Le Pretelle vengono destinati a Sagrantino, il Campo della gobba a Sangiovese e Le Campette a Sangiovese, Montepulciano, Merlot e Trebbiano Spoletino. I vigneti si trovano a circa 300 m s.l.m., hanno esposizione principalmente a sud-est e si estendono su terreni ricchi di calcare e ghiaia, che favoriscono il drenaggio dell’acqua. La gestione della vigna è effettuata seguendo da subito i criteri della viticoltura biologica. Sono certificati Bio e dal 2012 decidono di seguire i principi della Biodinamica (senza certificazione) ricorrendo a trattamenti solo con rame, zolfo e tisane (equiseto e ortica) e concimando con preparati 501 e 500. In cantina una grande attenzione e assenza di ricorso ad enzimi, lieviti o coadiuvanti (fatta eccezione per piccole quantità di solfiti) danno vita a vini di grande eleganza e personalità.
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